domenica 27 aprile 2025
venerdì 25 aprile 2025
lunedì 21 aprile 2025
Testo di Anna Alfano
È notte ed io non dormo
come allora ammiro le lucine che danzano nella notte
mentre macino tra i denti le parole
Tra il buio le emozioni sento vive
il canto della civetta mi distrae
mi inquieta il suo canto
poi ne ammiro il volo e penso,
“è una creatura della terra“
Nella quiete della notte
ammiro il creato mentre
Il cuore è un violino che suona
Tra un respiro e un pensiero profondo
Nel silenzio scopro un nuovo mondo
Dialogo con i ricordi
Nell'oscurità tutto è più concreto
Un verso sussurrato al vento
porta via il mio tormento
Le ore scorrono lente
il verso della civetta mi inquieta
è un canto intenso a tratti greve
simile a un lamento che mi inquieta
penso a quella notte che senti il suo canto
mi aveva portato via il mio compagno
Oggi come allora la notte sono sveglia
Mi perdo nei frammenti di un sogno
In cerca di un rifugio eterno
Ogni verso è un faro acceso
Illumina il buio che rimane teso
Dentro di me cresce un'infinita luce
La notte ascolta quel che il giorno
mi tormenta
Dialogo con l'anima in segreto
Nell'oscurità tutto è più concreto
Un verso sussurrato al vento
porta via i miei tormenti
afferro la pace e la faccio mia.