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lunedì 2 giugno 2025
mercoledì 28 maggio 2025
#canzoni Anna Alfano Giù le mani dai bambini
domenica 25 maggio 2025
domenica 27 aprile 2025
Testo di Anna Alfano È un inno mesto in questa festa dove la libertà non si avverte La festa della libertà, ci ricorda il passato , Si lottava per fermare la guerra ..si esultava la libertà oggi si gira la testa e si programmano guerre il mondo è ancora in catene. Il terrore regna, la paura si espande, e la libertà è solo un sogno lontano. Non ci sono sorrisi, non ci sono canti, solo lacrime e sangue versato. Le bombe e i fucili, strumenti di morte, le fosse comuni, un simbolo di orrore. Si uccide senza pietà, senza ragione, e la giustizia è solo un lontano ricordo. La libertà è un lusso è un utopia mentre la maggior parte soffre e muore. quest'anno non festeggio la libertà, perché il mondo non è libero. Non si può celebrare la libertà, quando c'è ancora tanto dolore Dobbiamo continuare a lottare, per la giustizia, per la pace, per la libertà. Dobbiamo unirci, dobbiamo parlare, perché solo insieme possiamo cambiare. La festa della libertà, un sogno, che deve diventare realtà. che non sia un sogno Un mondo libero, un mondo più giusto, cantiamo un inno comune no alle guerre si all'amore vogliamo la vera libertà vogliamo uomini di pace più umani con cuori che pulsano amore
venerdì 25 aprile 2025
lunedì 21 aprile 2025
Testo di Anna Alfano
È notte ed io non dormo
come allora ammiro le lucine che danzano nella notte
mentre macino tra i denti le parole
Tra il buio le emozioni sento vive
il canto della civetta mi distrae
mi inquieta il suo canto
poi ne ammiro il volo e penso,
“è una creatura della terra“
Nella quiete della notte
ammiro il creato mentre
Il cuore è un violino che suona
Tra un respiro e un pensiero profondo
Nel silenzio scopro un nuovo mondo
Dialogo con i ricordi
Nell'oscurità tutto è più concreto
Un verso sussurrato al vento
porta via il mio tormento
Le ore scorrono lente
il verso della civetta mi inquieta
è un canto intenso a tratti greve
simile a un lamento che mi inquieta
penso a quella notte che senti il suo canto
mi aveva portato via il mio compagno
Oggi come allora la notte sono sveglia
Mi perdo nei frammenti di un sogno
In cerca di un rifugio eterno
Ogni verso è un faro acceso
Illumina il buio che rimane teso
Dentro di me cresce un'infinita luce
La notte ascolta quel che il giorno
mi tormenta
Dialogo con l'anima in segreto
Nell'oscurità tutto è più concreto
Un verso sussurrato al vento
porta via i miei tormenti
afferro la pace e la faccio mia.